Partiamo dall’inizio. Che cos’è Visundr e qual è la sua storia?
Visundr è un progetto di living history dedicato allo studio e alla ricostruzione di quella che poteva essere la vita quotidiana degli abitanti di un centro commerciale di nome Birka (situato in quella che attualmente è la Svezia) durante l’era vichinga attorno al 950-975 d.C. Il gruppo nasce nel novembre del 2005 in seguito alla creazione del capitolo italiano di Jomsborg (identificato all’inizio come Elag Italy e ora diventato South Storm dopo aver accolto anche le compagini spagnole, francesi e svizzere), la più grande organizzazione mondiale dedicata alla cultura guerriera vichinga. L’imprinting di assoluto impegno, grandi sfide e forte selezione fornitoci in quel contesto ci ha guidati e continua a guidarci come uno dei lag (gruppi) della fratellanza di Jomsborg più longevi (l’anno prossimo raggiungeremo orgogliosamente i nostri 20 anni di presenza ininterrotta in Jomsborg). A questo percorso che ci ha dato sempre la possibilità molto rara di vivere quasi esclusivamente di eventi all’estero (con tutto il ritorno in prezioso know-how e vision sul come approcciarsi seriamente alla rievocazione storica in ambito vichingo), abbiamo poi nel tempo affiancato una componente di grande attenzione su quella che dovrebbe essere la principale qualità di un gruppo in questo settore: il rispetto delle fonti storiche e la loro divulgazione sia tra il pubblico che tra gli appassionati.
Quali sono le vostre principali attività?
La nostra vita di gruppo abbraccia un ampio ventaglio di attività che permettono ai nostri membri non solo di vivere la Storia sulla propria pelle ma anche di sviluppare le proprie qualità personali al meglio. Alla base di tutto vi è una continua e pignola attività di studio e ricerca sulle fonti, elemento fondamentale che alimenta poi tutti i percorsi del gruppo che potremmo riassumere come segue:
- attività di campo (svolte principalmente durante gli eventi, affiancano momenti di living history a momenti didattici dedicati al pubblico)
- attività di combattimento (non dimentichiamo che Jomsborg rimane da 35 anni la compagine di elite a livello mondiale sul combattimento competitivo nell’ambito della rievocazione vichinga)
- attività di trekking (eseguite in montagna con il 100% di kit storico)
- attività di crafting (che si tengono regolarmente, sia in gruppo sia individualmente. Ci permettono di avere kit sempre aggiornati e di poter sperimentare di prima mano tecniche di lavorazione studiate sui libri)
- attività didattiche (nelle scuole)
Tra i vostri progetti c’è un documento di 240 pagine (e in continua espansione) chiamato “Passaporto del Rievocatore”. Di cosa si tratta?
Il Passaporto del Rievocatore è uno dei punti cardine del nostro gruppo. È un enorme documento illustrato in cui sono presentate ed analizzate tutte le fonti alla base dei nostri kit. Il tutto nasce grazie ad un prezioso spunto proveniente dai ragazzi del Project Forlog che nel 2021-22 hanno raccolto e rielaborato un bisogno di maggiore serietà percepito da alcuni gruppi di rievocatori stanchi di essere circondati da realtà e singoli personaggi a dir poco ridicoli. Nelle sue intenzioni il progetto suggerito era ed è diretto: in un primo momento ad aiutare i rievocatori ad analizzare e fare un bilancio dei propri kit storici e a comprendere i difetti dei loro equipaggiamenti, in un secondo step ad aiutare gruppi di rievocazione ed organizzatori di eventi ad interfacciarsi tra di loro su un piano di serietà utilizzando il passport appunto come metro di giudizio verso l’esterno da una parte (per selezionare collaborazioni ed eventi) e come linguaggio comune dall’altra (eliminando insieme dai vari gruppi ed eventi tutto ciò che è prettamente fantasy o poco curato storicamente)
Sembra proprio seguiate sentieri che sono poco battuti nel mondo della rievocazione vichinga in Italia. Quali sono i principali eventi di rievocazione che raccomandate?
In Italia non partecipiamo a nessun evento. Come raccontato in precedenza la nostra militanza ininterrotta in Jomsborg ci ha sempre garantito un respiro più europeo, soprattutto in Germania e Scandinavia. Una volta venuti a contatto con quel tipo di livello non siamo più stati in grado di approcciarci alle realtà nostrane dove impera non solo l’imprecisione storica ma anche una visione della rievocazione vichinga molto ludica. Viene a mancare quasi del tutto la figura del rievocatore come studioso attento, mentre è perennemente presente quella del figurante della domenica. Costui spende la sua presenza nelle sagre di paese o nelle feste di quartiere, sfoggiando i più improbabili tipi di setup di campo (tende in cotone, tavolini moderni e gli immancabili salami nostrani sui taglieri). Tutto ciò immersi nel più ridicolo scenario possibile di bancarelle di salamelle e birra, credendosi magari un moderno berserkr per quei 5 minuti di combattimento sull’asfalto tra i condomini. Ci sono anche degli sforzi da parte di alcuni per ribaltare questa situazione, sia a livello di gruppi che di eventi, ma occorreranno anni per far cambiare l’ambiente. Gli eventi a cui siamo più legati sono:
- Sletten / Danimarca (tra l’altro a livello di combattimento di rievocazione vichinga l’evento migliore al mondo)
- Ribe / Danimarca
- Ukranenland / Germania
- Foteviken / Svezia
- Haithabu / Germania
- Oldenburg / Germania
In Italia invece abbiamo l’Impetus Silva, l’evento privato Jomsborg che ogni anno in autunno costituisce una tradizione ormai decennale.
Qualche consiglio per i novelli rievocatori o per chiunque nel mondo della rievocazione che voglia migliorare la propria storicità?
Ci sono davvero pochi consigli utili in questo ramo per far davvero bene: studiare senza fine (raccolta di informazioni e loro analisi sono la linfa vitale per un gruppo sano, ad esempio attualmente abbiamo raccolto quasi 400 gigabyte di materiale come bacino di conoscenze da cui attingiamo), selezionare le persone in modo molto attento (assolutamente da evitare gli individui con mentalità perdenti o quelli che vedono la rievocazione come un gioco o come valvola di sfogo per le frustazioni personali), selezionare gli eventi in base al livello che si vuole raggiungere (più l’evento è di alto livello come richieste di rispetto delle fonti storiche più ci obbliga a migliorarci)
Let’s start from the beginning. What is Visundr and what is its story?
Visundr is a living history project dedicated to studying and reconstructing what daily life might have been like for the inhabitants of a trading center called Birka (located in present-day Sweden) during the Viking Age, around 950–975 AD.
The group was founded in November 2005 following the creation of the Italian chapter of Jomsborg (initially known as Elag Italy and now called South Storm after incorporating Spanish, French, and Swiss teams), the world’s largest organization dedicated to Viking warrior culture.
The intense commitment, major challenges, and rigorous selection process we experienced in that context have guided us ever since, making us one of the longest-standing “lag” (groups) within the Jomsborg brotherhood. Next year, we will proudly celebrate 20 years of uninterrupted presence in Jomsborg.
This journey has given us the rare opportunity to participate almost exclusively in events abroad, bringing back invaluable knowledge and insight on how to approach Viking historical reenactment with seriousness.
Over time, we have also placed great emphasis on what should be the primary quality of a group in this field: respect for historical sources and their dissemination, both among the public and fellow enthusiasts.
What are your main activities?
Our group life embraces a wide range of activities that allow our members not only to experience History firsthand but also to develop their personal skills to the fullest. At the core of everything lies a continuous and meticulous study and research of historical sources—an essential element that fuels all our group’s pursuits, which can be summarized as follows:
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Field activities: Primarily conducted during events, combining moments of living history with educational sessions dedicated to the public.
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Combat activities: Let’s not forget that Jomsborg has been the world’s elite competitive Viking reenactment combat group for 35 years.
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Trekking activities: Performed in the mountains wearing 100% historically accurate kits.
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Crafting activities: Held regularly, both in groups and individually, allowing us to keep our kits up to date and to experiment firsthand with crafting techniques studied from historical sources.
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Educational activities: Conducted in schools to engage and inform younger generations.
One of your projects is a 240-page document (and still growing) called the “Reenactor’s Passport.” What is it about?
The Reenactor’s Passport is a cornerstone of our group. It is an extensive illustrated document presenting and analyzing all the sources behind our kits.
This project was inspired by the members of Project Forlog, who in 2021-22 identified and addressed the need for greater seriousness perceived by some reenactment groups tired of being surrounded by often ridiculous realities and individuals.
The project’s goal is straightforward: initially, to help reenactors analyze and evaluate their historical kits, understanding the flaws in their equipment; secondly, to assist reenactment groups and event organizers in collaborating on a shared standard of professionalism.
The Passport serves as both an external benchmark for selecting collaborations and events, and as a common language to collectively eliminate anything purely fantasy or historically careless from groups and events.
It seems you follow paths that are seldom traveled in the Viking reenactment world in Italy. What are the main reenactment events you recommend?
In Italy, we do not participate in any events. As mentioned earlier, our uninterrupted involvement with Jomsborg has always given us a broader European perspective, especially in Germany and Scandinavia. Once we experienced that level of quality, we could no longer engage with the local Italian scene, where historical inaccuracies and a very playful approach to Viking reenactment dominate.
The figure of the reenactor as a careful scholar is almost entirely missing, replaced by the perpetual presence of the “Sunday participant.” This person spends their time at local fairs or neighborhood festivals, showcasing the most improbable camp setups (cotton tents, modern tables, and the ever-present local salami on cutting boards). All this unfolds amid the most ridiculous backdrop of sausage and beer stalls, perhaps imagining themselves a modern berserker during their five minutes of combat on the asphalt between apartment buildings.
There are efforts by some groups and events to change this situation, but it will take years to transform the environment.
The events we feel most connected to are:
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Sletten / Denmark (arguably the best Viking reenactment combat event in the world)
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Ribe / Denmark
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Ukranenland / Germany
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Foteviken / Sweden
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Haithabu / Germany
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Oldenburg / Germany
In Italy, we have Impetus Silva, the private Jomsborg event that has become a decade-long autumn tradition.
Any advice for new reenactors or anyone in the reenactment world who wants to improve their historical accuracy?
There are very few truly useful tips to excel in this field: study endlessly (gathering and analyzing information is the lifeblood of a healthy group — for example, we currently have almost 400 gigabytes of material as a knowledge base to draw from), choose your people very carefully (absolutely avoid individuals with a defeatist mindset or those who see reenactment as just a game or a way to vent personal frustrations), and select events according to the level you want to achieve (the higher the event’s standards for historical accuracy, the more it pushes us to improve).